Nell’articolo di questa settimana – che non chiamerei "Lettera", come faccio di solito – vorrei concentrarmi su un tema un po’ più pratico: quanto ho speso per viaggiare in Kirghizistan?
Grazie a un’app consigliatami da
(vi suggerisco anche la sua newsletter!), ho tenuto traccia di tutte le spese. Ecco i dettagli:Sono arrivata in Kirghizistan il 2 luglio e sono ripartita l’11. Riporterò solo il costo del volo di andata, perché il ritorno è stato piuttosto particolare: ho lasciato il Paese su un vecchio autobus italiano degli anni ’80 (con tanto di cartello “non fumare”) diretto ad Almaty, l’ex capitale del Kazakhstan, un luogo che si estende ai piedi delle Montagne Celesti, affascinante e distante, diverso dal resto del nono Paese più grande al mondo; ma questa è una storia che vi racconterò la prossima settimana.
Ho viaggiato con la mia amica Alessia, quindi le spese di taxi e alloggio sono state divise. Di seguito, vi riporto i costi per una persona.
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Passiamo ai numeri.
Il volo da Venezia a Bishkek, con scalo a Istanbul, ci è costato 287,47 euro. Non ho considerato le spese per la notte in Turchia, perché non era obbligatorio fermarsi: avremmo potuto prendere un volo poche ore dopo, ma abbiamo scelto di rimanere un giorno nell’affascinante quartiere di Kadiköy.
Gli italiani sono esenti dal visto kirghiso per una permanenza massima di 60 giorni, quindi: visto 0 euro.
Io e Alessia abbiamo sempre dormito in camere private, sia negli ostelli che nelle guesthouse. Alcune volte con bagno privato e colazione inclusa, altre no. Il costo totale è stato di 114,28 euro, ossia 57,14 euro a persona. Questo esclude la notte nella yurta sul lago Song-Kul, che ci è costata 53,26 euro in due, quindi 26,63 euro a testa, colazione inclusa. La festa con i nomadi, invece, è stata un regalo inaspettato: ci hanno accolte come ospiti.
Per quanto riguarda i trasporti, abbiamo speso 88,03 euro a persona, comprensivi sia delle marshrutke (i minivan sovietici) che dei taxi, sempre condivisi con Alessia. La cifra è più alta del previsto a causa della corsa per e dal lago Song-Kul, che è costata 92,34 euro in totale (46,17 euro a testa) su una vecchia Volkswagen scassata.
Vivere con i nomadi a quota 3000
La Kirghisia è famosa per le catene montuose e per i laghi alpini, come il lago Song-Kul, incastonato tra i monti del Tian Shan. Tian Shan 天山 in cinese significa “le montagne celesti”.
Il cibo, tra ristoranti, spese al supermercato e birre quasi quotidiane per rilassarci, ci è venuto 99,41 euro a testa.
Per quanto riguarda altre spese, tra prodotti per l’igiene, lavanderie, regalini e una giacca impermeabile per cavalcare, ho speso 46,26 euro. Alessia non saprei, ma siamo più o meno lì.
L’ingresso a musei, moschee e il biglietto della pericolante ruota panoramica (sì, nel parco Panfilov di Bishkek) è costato solo 10,21 euro.
L’escursione a cavallo è venuta 87 euro per due cavalli, guida inclusa, quindi 43,50 euro a testa.
La via della seta a cavallo: storie dalla Kirghisia sovietica
“Io ho due mogli: lei è la seconda, la prima è la mia macchina” ci confessa Dima in una battuta maschilista. La seconda moglie chiude le mani a pugno in segno di minaccia, ma ride. Io e Alessia siamo sempre più imbarazzate: è l’ennesimo scherzo del genere da parte del nostro ospite.
Infine, la SIM card locale con internet illimitato per 60 giorni è costata solo 5,42 euro.
Per l’assicurazione di viaggio con HeyMondo, ho pagato 80,57 euro, coprendo 5 settimane e 4 nazioni.
Un’ultima precisazione: tutti i prezzi, eccetto quelli del volo e dell’assicurazione, sono stati convertiti da som kirghisi a euro al tasso di cambio vigente al momento del pagamento o del prelievo.
In totale, per questa settimana in Kirghizistan ho speso 744,64 euro. Considerando il tipo di viaggio e le esperienze fatte, è stato decisamente un investimento ben speso!
P.S. Il grafico qui sopra è stato fatto con Canva che ha arrotondato le cifre.
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